Addio Vuarnet: accordo di 7 anni con Basic Net

Kappa o Besson per le squadre di sci alpino?

L’abito non fa il monaco? Oscar Wilde sosteneva il contrario e ci sentiamo di allinearci al suo punto di vista quando si parla di abbigliamento delle squadra nazionali di sci alpino. La FISI, infatti, cambierà ancora una volta ‘pelle’, dopo il passaggio da Fila a Vuarnet che risale a meno di due anni fa. Tra ieri e oggi, infatti, è stato raggiunto l’accordo di massima tra il presidente Morzenti e Basic Net, la società torinese di Marco Boglione proprietaria dei marchi Kappa e Besson. I termini dell’accordo non sono ancora stati svelati, il tutto verrà ufficializzato la prima settimana di giugno. Non è ancora nemmeno certo quale marchio apparirà sui completi e sulle tute delle squadre italiane di sci alpino (e degli altri sport invernali). In un primo tempo si parlava di Besson, anche se nella collezione Kappa esistono già alcune linee che con un’adeguata personalizzazione di design potrebbero assicurare tecnicità ed eleganza ai nostri atleti (e tempi più brevi di realizzazione della fornitura). L’accordo – questo è un aspetto da sottolineare, se verrà confermato – dovrebbe essere di sette anni, fino alle Olimpiadi del 2018. Una scelta importante, dunque, che dimostra la volontà di Boglione di fare sul serio nel settore della neve, un mondo che ha sempre ‘solleticato’ il suo interesse ma in cui non ha mai deciso di spingere sull’acceleratore. Bocche cucite dai quartieri torinesi di Basic Net, che con gentilezza hanno rimandato ogni commento. Tantomeno sono trapelate informazioni sull’entità economica dell’accordo: le solite ‘voci di corridoio’ parlano di 300.000 euro di sponsorizzazione per il primo anno che andrebbero a sommarsi a circa 700.000 euro di materiale. Ma sono solamente supposizioni, in linea più o meno con le proposte sul tavolo della discussione di un paio di anni fa quando invece la scelta cadde su CDA, licenziatario italiano di Vuarnet. Già, e Vuarnet? La licenza è passata un anno fa, più o meno, alla società Sport&Chic. Operazione che ha creato uno strappo nel rapporto Fisi/Vuarnet, al punto che non è mai stato firmato il contratto con i nuovi licenziatari e si è arrivati alla situazione attuale: il contratto con CDA è decaduto, essendo tale società in liquidazione, mentre con Sport&Chic non è mai stato firmato alcunché. In ‘soldoni’ mancherebbero un quinto della somma concordata sul primo anno di gestione (ormai pressoché impossibili da recuperare, nonostante siano in pista gli avvocati della FISI) e l’intera somma per la seconda stagione. Come non bastasse potrebbe essere presto recapitato alla FISI un decreto ingiuntivo per il pagamento del materiale consegnato quest’anno in assenza di contratto, con una cifra che – ipoteticamente – potrebbe aggirarsi tra i 300 e i 400.000 euro. Un bel pasticcio, un bel buco. Nonostante questo Basic Net ha deciso di puntare sullo sci italiano: vuol dire che un po’ di appeal ancora rimane…
 

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