E’ tornato Winnerhofer! Il superG si tinge di azzurro

Una giornata incredibile. Cielo blu, tanta gente all’arrivo della Planai, sempre più tempio del grande sci. La giornata che non ti aspetti. Beat Feuz, dopo il secondo posto di ieri, avrebbe potuto ammazzare la Coppa overall con una vittoria. E invece… è tutta un’altra storia. La notizia principale è il terzo posto, con prenotazione della Coppa del Mondo, di Marcel Hirscher, il volo di Feuz e l’addio, probabile, ai sogni di gloria, Ma oggi per noi la prima pagina va alla grande prestazione degli azzurri, con la vittoria di Christof Innerhofer e il quarto posto di Matteo Marsaglia. Sulla pista dei prossimi Mondiali un risultato di buon auspicio, che fa morale dopo una stagione difficile. Christof Innerhofer, acciaccato, in attesa di una risonanza magnetica per capire perché da settimane deve imbottirisi di antidolorifici, tira fuori la prestazione che ti aspetti da uno come lui, da uno che nell’armadio ha una collezione di medaglie da fare invidia. Pennella le curve come a Garmisch, fantastico. All’arrivo ha due centesimi su Alexis Pinturault e sei su Marcel Hirscher, sceso con il pettorale numero due. Ed esplode l’urlo liberatorio. Devono ancora scendere tanti atleti forti, ma la sensazione è quella delle giornate giuste. E infatti Inner rimarrà in testa. Peccato per Matteo Parsaglia, quarto a ventidue centesimi, che ha tirato un po’ il freno verso la fine. La gara degli altri: la Coppa di specialità va ad Aksel Lund Svindal, Beat Feuz cade rovinosamente quando accusava comunque un ritardo da Hirscher. Questione di neve, probabilmente di testa. Hirscher ha disegnato la gara perfetta, su un tracciato abbastanza tecnico, non un superG dei più filanti ma tra i più simili a un gigante, sfruttando alla perfezione il pettorale numero due. Chapeau, ora, a 75 punti da Feuz in classifica generale, la Coppa è o praticamente sua. Le posizioni dalla quinta alla decima: Reichelt e Raich a pari merito, Mayer, Jansrud, Cuche, Ligety. Peter Fill ha chiuso al venticinquesimo posto.

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