Finalmente. Semplicemente giusto! Giusto è l’aggettivo più appropriato per commentare la medaglia di oggi, giusto per Sofia Goggia che se la merita dopo una stagione strepitosa e alla fine di un mondiale dove ha sprecato tanto, giusto per la squadra di gigante che è quantitativamente la più forte del mondo, giusto per la squadra femminile in generale che ha ben lavorato in queste ultime stagioni. Medaglia conquistata, non trovata per caso, la squadra di gigante femminile è quella che più di tutti i gruppi di Coppa del Mondo della Federazione ha un progetto ben strutturato, ha un passato e anche una buona prospettiva futura. Non è stato comunque facile, in questa specialità la concorrenza è e sarà anche nel futuro molto qualificata. Infatti vince, quasi facilmente, Tessa Worley dominatrice della stagione, davanti a Mikaela Shiffrin sempre più a suo agio in questa specialità, poi indubbiamente ci siamo noi con Goggia, Federica Brignone e Manuela Moelgg che si regala un buon piazzamento al suo ultimo mondiale. Attenzione però a come stanno crescendo altre giovani squadre, come la solita l’Austria per esempio, con Stephanie Brunner che mi piace molto tecnicamente, o la Svizzera che ha schierato solo giovanissime e valide atlete in prospettiva. E’ anche vero però che possiamo e dobbiamo crescere ancora anche noi, con Marta Bassino che è già una realtà, ma che oggi non ha reso quello che doveva, o anche con la stessa Brignone che io continuo a giudicare la più forte gigantista al mondo. Cinicamente spero che il bruciante “legno” di oggi, oltretutto rifilatole dalla sua “amica” Goggia, sia da stimolo per farle fare quell’ultimo salto in avanti che la porti a diventare la numero uno delle porte larghe. La rivalità se giustamente canalizzata è un combustibile adattissimo allo sport di alto livello. Vorrei sempre avere all’interno di una mia squadra tanti atleti vincenti e di forte personalità. Discorsi futuribili però e forse non del tutto appropriati oggi, viviamo il presente e godiamoci questa meritatissima medaglia che premia tutto il movimento dello sci alpino italiano che nel suo insieme, non bisogna dimenticarlo, continua a essere uno dei primi al mondo. Meno male almeno una medaglia è arrivata, un altro zero dopo Beaver Creek 2015 sarebbe stato clamoroso e devastante.

FESTEGGIAMENTI – Non la tiro troppo lunga in questo giorno positivo, se non dopo aver doverosamente citato l’amico Gianluca Rulfi, capo del team polivalenti, che oltre ad essere un ottimo allenatore è anche una persona pacata e intelligente, stasera può ben festeggiare dopo gli stress dei giorni scorsi. Festeggerà anche Alex Vinatzer che vince il secondo oro agli EYOF in Turchia rifilando tre secondi e quarantadue centesimi al secondo classificato. Garantisco ne sentiremo ancora parlare…!  Mi spiace poi di non essere presente a Sankt Moritz questa sera, anche perché ho sentito dire che offre la Goggia e visti i prezzi in franchi svizzeri che girano da quelle parti, sarebbe stata una manna dal cielo la possibilità di scolarsi due birre in più, a sbaffo!