Milano, pieno centro, piazza Diaz, terrazza Martini. Il cielo è quello che a Milano si vede spesso (purtroppo). Grigio, cupo, scuro. Un grigio uniforme, che sembra dipinto alla perfezione. Un cielo un po’ triste, spettrale, pesante, monotono, ma che oggi dal sedicesimo piano della terrazza Martini sembra comunque sfavillante, luccicante. Appare folgorante, accecante. E’ la luce di Peter Fill, il miracolo di Pietro. Sembra ancora sereno, incredulo, quasi scosso dalla gioia, dalla gloria, dalla leggenda. E si, leggenda, antologia, storia. Pietro fiero ed orgoglioso con le sue due Coppe del Mondo. Quei due trofei, segno di grandezza e simbolo di supremazia, dicono tanto, anzi tutto. Grazie a Pietro il futuro è adesso.